CHI DELLA FOLLA, INVECE,

CHI DELLA FOLLA, INVECE,
UN LIBRO ANCORA DA SCRIVERE: UPTON SINCLAIR

giovedì 14 gennaio 2016

AMMAZZARE IL TEMPO (pensieri Eretici contro-tempo) (1)















































Ritorno all'Uno.....







Prosegue in:

Ammazzare il Tempo (pensieri Eretici contro-tempo) (2) &

Ammazzare il Tempo (3)











Sono partito da un Viaggio apparentemente scomposto,
sgrammaticato, disordinato, a tratti affaticato sudato e
stanco, in certi 'ingorghi'... immerso e perduto fors'anche
confuso, fra dotte citazioni, improvvise ed incerte virgo-
le e strane visioni di nuovi mondi.....
Ma il mio nome è Giuliano, forse proprio per questo ami-
co fedele di un antico cavaliere di saggia arguta e intel-
ligente 'rinomanza', consistenza e letterata sostanza (da
non confondersi con moderni ed illetterati ciarlatani dive-
nuti 'cavalieri' ma son peggio dei loro fidi scudieri...).




In ragion sua non potevo che dar sfogo, fedele all'intico
e discusso trono, alla scienza della saggezza mista all'e-
retica parola (di nuovo qui ad Antiochia...).. perché per
chi ha dimistichezza con la strofa o la rima e certo non
per ultima la storia, fui più sacerdote che condottiero,
filosofo dalla plebe maledetto; e come dicevo, l'uno e l'al-
tro sposai al mio seggio (invisibile regno...).
Quindi, son partito, come un mio avo 'Cervantesco', con
un Viaggio, poi come lui ed un altro antenato... fui fatto
prigioniero, ma il seguito del triste accadimento mi riser-
vo di narrarlo al prode e fido scudiero.....




Colui che scopre la saggia verità da me rimata nell'invi-
sibile e eterna novella imprigionata... proverà piacere
e diletto. A colui.., invece, che della materia è schiavo
e prigioniero: chi dei  miei componimenti vuol farne
scherno per i suoi antichi 'movimenti', accompagno la
sua coscienza alla rima del mio dire qual miglior rispo-
sta alla volpe della sua bassezza. Lo lascio alla povertà
della sua moneta che certo non dà nessuna nobile e eter-
na ricchezza, al di fuori di questa meschina sua esistenza
confusa per nobile certezza.




E' logico che la favella (dando per scontato che ancora
ne possediamo una...) vi impone la retta domanda:
'ma quali saranno codesti movimenti', non sarà mica la
pazzia che il libro conferisce come una inguaribile ma-
lattia?'.
Certo, questa sembrerebbe una storica conclusione,
si sa di certo che la storia ha poi conferito degno ed e-
terno movimento, a chi, pur saggio nella ragione..., fu
confuso per.... (oggi dicono..) povero e pazzo coglio-
ne......
La verità, forse, è chi ispirò la mia rima, ed ugual con-
dottiero a cui presto il mio eterno frammento come un
antico giuramento per via del detto nome, fu saggio
maestro; chi lo fu meno di lui, invece, come un capro-
ne ridusse il Primo e Eterno dire.... nel recinto della
bestiale e moderna certezza...., confondendo e barat-
tando verità e ragione con la moneta della breve e me-
schina illusione....




Perdonatemi, ma il sentiero che iniziò una mattina,
è sì tortuoso e difficile come una impervia via, ma
anche coerente con la storia che troppo di sovente
la ragione vuol nascondere oppure pugnalare alle
spalle, o peggio, inchiodare ad un Teschio!
Quando lo intrapresi quale difficile ed umil scelta
(eretica memoria), visto che l'invisibile nemico non
conferisce altra via, volli esser onesto e narrare o
meglio spiegare quali inganni riserva il 'grande movi-
mento' del progresso.... che lungo il sentiero si mo-
stra, non certo quale nobile ed attento scudiero, ma
come bestia vestita che nel regno che meno gli com-
pete, al di sotto di un caprone, oppure antenato scim-
mione, si vuol palesare nella forza della sua (falsa)
ragione.




So per certo che non vi è ragione, ragionamento, Dio
e fede, saggezza antica, e natura che prega e sospira
... ed anche ispira, in quel contorto mucchio di fili e
circuiti impazziti, mezzi astuti che dicono evoluti.
La mente in quel contesto non conosce progresso o
meglio evoluzione, solo lo scimmione torna a cammi-
nar carponi ingobbito ed impoverito ed anche impie-
trito, fisso e chino al suo (piccolo)... telefonino....
Fosse solo quello, l'operatore di turno perdonerebbe
 la mia eresia, ma a quello tanti altri rami e cespugli
strani, tanti altri animali si sono aggiunti, con i loro
circuiti strani: televisioni connessioni computer e nuo-
ve invenzioni, radar armi razzi e onde invisibili nemi-
che della luce ed il suo 'immenso movimento' (Primo
pensiero... Dio invisibile per questo oscuro regno...)

(Giuliano Lazzari, Misopogon...., Introduzione al To-
mo di imminente pubblicazione)

(Fotografie di: Hengki Koentjoro)

(Prosegue....)











   

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